Per lavorare in Qatar è fondamentale avere un “working visa” (permesso di lavoro) e di conseguenza poter iniziare l’iter burocratico per ottenere un permesso di residenza. Di solito chi arriva a lavorare in Qatar ha già un contratto, poiché il datore di lavoro sarà colui che diventerà lo sponsor, ovvero colui che darà il visto di lavoro.
Lo sponsor
Lo sponsor sarà infatti colui che inizierà il processo burocratico per ottenere il permesso di lavoro, richiedendo tutti i documenti legali rilasciati in patria da sottomettere al Ministero degli Interni in Qatar. Il processo è complesso. Di solito si viene informati prima di raggiungere il Qatar su quali documenti bisogna presentare. Importante avere un passaporto valido almeno 6 mesi dalla data di scadenza. È bene quindi avere tutte le informazioni prima di lasciare l’Italia.
Certificato del Casellario Giudiziale, ovvero Police Clearance
Per poter lavorare è fondamentale avere il Certificato del Casellario Giudiziale e dei carichi pendenti (Police Clearance) che deve essere:
-tradotto con traduzione asseverata;
-legalizzato presso la procura della Repubblica (documento e traduzione);
-legalizzato presso l’Ambasciata del Qatar a Roma.
Il datore di lavoro chiederà anche il titolo di studio sempre ai fini di poter ottenere il working visa e quindi la residenza in Qatar.
Diploma ed esami sostenuti
Altro documento fondamentale è il titolo di studio. Viene richiesta una copia legalizzata, tradotta e poi timbrata presso l’Ambasciata del Qatar in Italia. Oltre al titolo di studio, è fondamentale avere la lista degli esami (con tanto di data) sostenuti durante gli anni d’università. Per maggiori informazioni contattare il sito internet dell’Ambasciata d’Italia a Doha.
Una volta finita tutta la documentazione burocratica si passa all’esame medico (esame del sangue e lastra) ed impronte digitali. Questo serve anche per l’ID, la carta d’identità.
Quando si arriva in Qatar e s’inizia il processo burocratico per il working visa e la residenza, viene rilasciato un visto turistico di 3 mesi. Non è consigliabile uscire dal paese durante questo periodo, altrimenti la procedura decade e bisogna ricominciare da capo. Una volta che si ha la residenza si possono sponsorizzare i membri della propria famiglia, la cui pratica è molto più veloce.
Molto utile anche consultare la pagina internet del Ministero degli Interni in Qatar. Una volta finito questo iter burocratico è buono fare il download dell’applicazione Metrash2 su cui si hanno tutti i propri dati per poter rinnovare ogni due o tre anni il visto di residenza, la patente, pagare le multe o rinnovare i documenti.